I MEROVINGI

16,00

I MEROVINGI
PRIMA DINASTIA REGNANTE DI FRANCIA
di Silvio Canavese

cod. 1304 -150.322 – ISBN 978-88-7392-150-9
Grafica di Copertina: E. Musciàd
brossura, 15×23 – pag. 192 euro 16,00

 

Disponibile

 

Descrizione

Indubbiamente la civiltà europea ha radici culturali e giurisprudenziali Romane ma è altrettanto indubbio che, nel corso dell’Alto Medioevo, il cruento incontro con le tradizioni germaniche diede luogo ad un importante cambio di rotta portando a modificare consuetudini sociali e sistemi legali che ancora oggi fanno parte della nostra vita.

Quella dei Re merovingi è una avvincente saga di conquiste, omicidi, congiure che pare uscita da un romanzo fantasy. anzi, per dirla tutta è una delle fonti di ispirazione della saga del “Trono di Spade”. Basti considerare che, con quasi quattro secoli di storia, questa dinastia nei suoi ultimi due secoli si caratterizza con una sopravvivenza media degli eredi al trono di meno di 21 anni diaspettativa di vita.

Poi il crescente potere dei Maesti di Palazzo, il ciambellani dell’epoca, si giunse al colpo di stato supportato dal papato che portò a sostituire la dinastia sacra dei discendenti del mitico Meroevo con i Pipinidi, funzionari di stato che i Papi, rompendo tradizioni plurimillenarie,  si arrogarono il potere di consacrare come nuova dinastia regnante. Oggi i Pipinidi sono meglio noti come Carolingi per via del più famoso dei loro discendenti: Carlo Magno.

Per comprendere le vicende del primo Medioevo, il cosiddetto “Alto Medioevo”, occorre avere un’idea generale delle condizioni economico-politico-culturali che portarono alla fine del mondo classico e della complessa rete di fattori che avevano permesso il tenore la vita e la civiltà del tardo Impero Romano.

L’epopea dei Franchi e, in particolare i Merovingi, la loro prima dinastia regnante, nasce proprio in quel grave momento di crisi dell’Impero che viene generalmente (e impropriamente) indicato con il nome di “invasioni barbariche”.

Un punto certo è che nel terzo secolo dopo Cristo, quella che era stata una grande civiltà, la cultura che aveva forgiato l’aspetto del mondo conosciuto, stava crollando su sè stessa e nessuno sapeva come arrestare quella frana.

… tale senso di inferiorità verso gli Antichi Pagani e la loro civiltà propagata dall’Impero Romano riverberò a lungo nel cuore d’Europa, proseguendo sotterraneo nella consapevolezza dei liberi pensatori anche quando la giovane ideologia cristiana, arrogante ed insicura, cercò di affermare il concetto che nulla di superiore e valido potesse essere esistito prima del Cristianesimo, atteggiamento d’altronde ancor oggi ripetuto ed imitato dalla ancor più giovane religione Islamica.

Al contrario, un profondo senso di stupore e di cieca ammirazione per gli Antichi fu il comune sentire dei letterati e dei dotti del tempo che confrontavano il loro mondo, sporco caotico pieno di incertezze, con il mitico splendore dell’epoca classica: un divario testimoniato ed ancor più evidenziato dall’imponenza delle rovine delle città e dalla letteratura sopravvissute al crollo dell’Impero. Il passaggio dal Mondo Antico a quello Medievale non fu né rapido né lineare ma si trattò di un processo lento e complesso sviluppatosi su molti più piani nel corso di oltre tre secoli.

… come indicato dal famoso detto che riassume un pensiero aristotelico “La natura aborre il vuoto”. Gradualmente, per naturale evoluzione, a questo declino generalizzato della civiltà e dell’Impero, gli spazi lasciati vacanti dalle autorità civili vennero rapidamente riempite. In tale situazione di chaos civile la principale autorità rimasta, in grado di soddisfare tali necessità, spesso era solo quella dei Vescovi.

Di fatto, con il dissolversi dell’autorità e della funzione assistenziale dell’Impero, nelle città la figura del Vescovo assunse via via sempre più importanza, non solo sul piano spirituale ma soprattutto su quello di gestione della rete sociale di assistenza ai poveri che fino ad allora era sempre stato preciso ruolo coperto dall’Impero. … con la loro pervadente distribuzione sul territorio, essi resero possibile la tenuta delle istituzioni civili anche quando il potere centrale si dissolse sotto l’impeto delle invasioni “barbariche”.

 

INDICE

INTRODUZIONE

L’ Ombra del Passato

La Crisi dell’ Impero

Influenze del Cristianesimo

L’ Ordine Civile

Cap. 1- I BARBARI

Germani

Marcomanni

Visigoti

Vandali

Burgundi

Unni

Ostrogoti

Cap. 2 – I FRANCHI

I Franchi, i Longobardi e l’ Italia

L’ Alto Medioevo

Struttura Sociale dei Franchi

Cap. 3 – I MEROVINGI

Cap. 4 – LES ROIS FAINÉANTS

Cap. 5 – IL TERRITORIO

Borgogna

Aquitania

Guascogna

Austrasia

Neustria

Cap. 6 – I PROTAGONISTI TRA CRONACHE DEL TEMPO

Cap. 7 – I MAESTRI DI PALAZZO

Cap. 8 – LE FONTI

Historia Francorum

Cronaca di Fredegario

Liber Historiae Francorum

Historia Langobardorum

Historiarum Libri Quattuor

Monumenta Germaniae Historica

Cap. 9 – I MEROVINGI NEL MITO

Mito sulla nascita di Mérovéo

Priorato di Sion

I Re Taumaturghi

Dal Re Sacro all’ Unto del Signore

Les Rois Chevelus

Marchio Regale

I Merovingi e il Cavaliere del Cigno

Leggende Moderne

Cap. 10 – CONCLUSIONE

APPENDICE

La Dinastia dei Re Merovingi

Bibliografia

 

Informazioni aggiuntive

Dimensioni 23 × 15 cm
Pagine

176

ISBN

ISBN 978-88-7392-150-9

Autore / Autori

Silvio Canavese