Tratto dal volume “Il Potere dei Templari” di Silvio Canavese
Il Potere dei Templari
PREFAZIONE
È di gran moda, da qualche anno a questa parte, di parlare e di scrivere sui Templari. Infatti, già ancora prima del caso “Dan Brown – Codice da Vinci”, molti scrittori si erano avventurati sulla lunga e difficile strada della saggistica templare, correndo il rischio di saturare l’interesse del pubblico e di venire compressi nella massa di pubblicazioni, più o meno serie, sull’Ordine del Tempio.
Anche Silvio Canavese, autore del presente libro, ha voluto correre coscientemente questo rischio e, abbandonata la storia dei Celti, in cui aveva dato ottima prova, ha allungato lo sguardo verso il Medioevo, compiendo un salto temporale di parecchi secoli, che diventa un piccolo passo se visto sotto l’aspetto culturale.
D’altra parte, come dimenticare il forte collegamento della tradizione tra Celti e Templari, collegamento di cui San Bernardo da Chiaravalle, da alcuni storici considerato “l’ultimo dei Druidi”, costituì uno dei maggiori caposaldi.
E che dire ancora del dualismo sempre presente nella storia di Celti e così vivo nella vita quotidiana all’interno dell’Ordine del Tempio: lo scontro fra il Toro bianco e il Toro nero, nel racconto irlandese “La razzia del bestiame di Cooley”, evoca chiaramente il Baussant, lo stendardo bicolore dei cavalieri templari che “marciano preceduti da una bandiera bianca e nera, poiché sono pieni di candore per gli amici di Cristo, ma neri e terribili per i suoi nemici”.
Silvio Canavese ha voluto così continuare un suo viaggio personale di conoscenza e, seguendo la sua curiosità professionale, ha lasciato, ma non abbandonato, la storia millenaria degli antichi padri dell’Europa, per cimentarsi in quella più breve ma intensa dei Poveri Cavalieri del tempio di Salomone.
Ha dato così alle stampe un libro semplice, ma non semplicistico, in cui racconta con efficacia le vicende di questi monaci-cavalieri, illustrandone la vita quotidiana, le battaglie, le armature, l’organizzazione militare ed economica, fornendo un’ottima base di partenza per chi volesse saperne di più su un gruppo di cavalieri votati al più alto degli ideali: combattere per conto di Dio.
Fra tante, troppe pubblicazioni sui templari, finalmente una boccata d’aria fresca.
Enzo Valentini
Tuscania, 21 giugno 2006 (San Giovanni Battista)