Nella socetà celtica dei nostri Antenati, l’Anno delle Stagioni agricole e sociali si sovrapponeva inesticabilmente al Tempo Sacro degli Dèi, delle Forze della Natura, della Gran Madre e dei Rituali Spirituali della tradizione Druidica. Il sacro deve permeare e guidare il quotidiano.
Il Calendario celtico si articolava cosi su due suddivisioni di funzione: tempo sacro e festività e sociali; e due partizioni astronomiche: il calendario solare e il calendario lunare, ciascuno dei quali suddivide l’anno in quattro parti principali, a loro volta poi suddivise in mesi (piante sacre per i mesi solari e animali simbolici per i mesi lunari.
Feste principali: lunari Samain (notte tra il 31 Ottobre e il 1° Novembre) e Beltane (notte tra il 30 Aprile e il 1° Maggio), a circa 45 giorni di distanza, seguono rispettivamente le due feste solari: Solstizio di Inverno Alban Arthuan(la Luce di Artù) il 21 Dicembre; e il Solstizio d’Estate Alban Heruin (“La Luce della Spiaggia”) il 21 Giugno.
Feste minori: lunari: Imbolc (notte tra il 31 gennaio e il 1° Febbraio) e Lugnasad (notte tra il 31 Luglio e il 1° Agosto), seguivano le due festività solari dell’Equinozio di Primavera Alban Eiler(“Luce della Terra”), il 21 Marzo) e dell’Equinozio d’Autunno Alban Elued (la Luce dell’Acqua)il 21 Settembre).
Loup nt’la raisura